Nasce “Metaphora”, il primo museo virtuale di città
Ancora pochi giorni di attesa poi finalmente la prossima settimana, venerdì 16 maggio, riaprirà ufficialmente il Museo-pinacoteca comunale ospitato nell’ex Collegio dei padri Filippini e soprattutto verrà inaugurato il nuovo museo virtuale della Città dei Templi, ribattezzato “Metaphora”, allocato all’ultimo piano del palazzo. A confermare l’apertura del museo cittadino è stato il sindaco Franco Miccichè che, per l’occasione, ha invitato ad Agrigento per l’inaugurazione il presidente nazionale del Fai, Marco Magnifico.
Risale infatti al 2018 la genesi del progetto del Fai, con l’idea di dedicare uno spazio espositivo multimediale alle antiche origini della Città dei Templi la cui fondazione risale ad oltre 2600 anni fa. Era stato quindi elaborato dal Fai un progetto dal costo di un milione e 400 mila euro, di cui un milione è poi servito per affrontare i lavori di adeguamento e ristrutturazione dello stabile e i rimanenti 400 mila euro sono stati utilizzati per la creazione della multimedialità museale.
Inizialmente il progetto era stato direttamente elaborato dal Fai ma con il trascorrere del tempo, il Fondo per l’Ambiente, pur continuando a dare le coordinate e il supporto scientifico, ha preferito lasciare la gestione del nuovo spazio espositivo all’Amministrazione Comunale. Sarà dunque la stessa Amministrazione, a circa due anni dalla chiusura del palazzo, a gestire (“almeno per ora” – dice il sindaco Miccichè) la struttura museale, lasciando però intendere che probabilmente presto, previo bando, il tutto dovrebbe essere affidato ad una gestione privata.
In ritardo sulla tabella di marcia di molti mesi, lo spazio museale verrà riaperto quando l’Anno della Cultura di Agrigento Capitale Italiana 2025 è ormai quasi giunto a metà del suo percorso. Tornando al “Metaphora” esso rappresenta, come sostiene da sempre Marco Magnifico, “il primo museo di città realizzato a livello nazionale” e tuttora per l’Amministrazione comunale esso è il “fiore all’occhiello” delle proposte culturali di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.
La produzione dei contenuti scientifici del Museo è avvenuta in uno stretto rapporto con la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, in un dialogo costante con le aziende e i consulenti individuati dal Comune. Il lavoro sinergico ha portato al vaglio e all’approvazione di tutti i contenuti inerenti la produzione di una “linea del tempo della città”, che fornirà ai visitatori le coordinate cronologiche necessarie per la visita.
Sostanzialmente il “Museo Filippini” di via Atenea riprenderà a funzionare con personale del Comune e non è ancora chiaro se per l’accesso sarà necessario pagare un biglietto d’ingresso o se le visite avranno carattere gratuito.
LORENZO ROSSO
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
Agrigentooggi